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LA PSICOMOTRICITA’

“Il bambino nella cultura psicomotoria”

Il bambino è autore della sua crescita e la sua spontaneità di movimento e di espressione sono basi di elaborazione dei suoi processi emozionali e di pensiero.

E’ attraverso l’azione e l’interazione con l’ambiente che il bambino scopre e arricchisce le sue competenze comunicative e può dirsi nella sua originalità.

Il “dirsi” ha una serie di significati che possiamo definire un “mondo di complessità interdipendenti”, una catena di concause logiche e successive che provengono dalle esperienze arcaiche del bambino e vanno ad attingere nell’affettività del suo passato e del suo quotidiano.

L’azione del bambino rappresenta la manifestazione di un’ emozione e la verifica di un pensiero, ma è anche la messa in gioco di altre emozioni e la ricerca di una conquista concettuale di pensiero che viene facilitata e mobilitata dal processo dialettico emozione – azione – pensiero.

Perché il bambino possa ricevere un sentimento di piacere e possa riconoscersi nel proprio modo di essere e di agire, è assolutamente indispensabile che possa lui stesso darsi una ragione della sua azione, cioè riconoscersi autore e creatore del soddisfacimento di una intenzione o di un desiderio.

Ma per arrivare a questo riconoscimento deve potersi specchiare nell’altro con facilità e con piacere: è lo sguardo di piacere della madre che sostiene, rassicura e legalizza ogni movimento del bambino piccolo e del padre che condivide e agisce con lui le novità delle sue azioni e della sua ricerca verso l’ autonomia.

Ogni altro soggetto che si metta in relazione empatica con il bambino può assumere il ruolo di specchio. Occorrono logicamente condizioni di spazialità affettiva che permettano la ricerca, l’esperienza, la mobilizzazione emozionale e favoriscano un’ interazione del bambino aggiustata e organizzata sui suoi propri bisogni.

E’ necessario inoltre dare importanza ai tempi ed al senso dell’azione spontanea, perché l’espressione dell’originalità del bambino stia in un’ area di sicurezza, con un ridotto condizionamento rassicurante …..

( sezione di articolo di Grazia Cenerini )